Forse non tutti sanno che la Puglia, oltre che per le sue bellezze tipicamente mediterranee, è famosa e fruibile anche per le sue escursioni di trekking.

Se sei un camminatore inarrestabile, o ami soltanto passeggiare circondato da paesaggi di mare suggestivi, allora non puoi fare a meno di considerare uno dei tanti percorsi di trekking in Puglia, ad Otranto.

Il Salento, in queste escursioni, si rivelerà anche un bacino di potenziali escursioni sportive degno di essere in competizione con i migliori sentieri di montagna.

Al contrario di essi, gode però di un grandissimo vantaggio in più: la possibilità di specchiarsi su un mare cristallino.

Insieme, in questo articolo, vedremo alcuni dei migliori percorsi di trekking ad Otranto, in cui vi accompagnerò passo dopo passo suggerendovi i migliori paesaggi di cui godere durante la vostra vacanza itinerante!

Sentiero cava di Bauxite: la meraviglia dell’inaspettato

Come dice lo stesso nome, la cava di Bauxite di Otranto porta con sé la vecchia storia del lavoro nelle miniere, che passa per alcuni decenni di storia d’Italia, quelli compresi tra il 1940 e il 1976.

La meraviglia di questo paesaggio, tra l’arancio della terra e il blu del mare in lontananza, viene accresciuta dalla presenza di un laghetto dal color smeraldo, conosciuto come ‘il laghetto di bauxite’.

Il lago si è formato del tutto naturalmente, senza alcuna interferenza umana. Dal momento della dismissione della cava, le acque piovane hanno cominciato ad insinuarsi nel bacino di terra e, mese dopo mese, lo hanno riempito condannando la cava ad una sepoltura d’acqua.

Così, da un lato lo spettacolare suggestivo indizio delle falde freatiche del lago, dall’altra i colori stile far-west della terra sabbiosa, ci fanno venir voglia di catturare le immagini del paesaggio e portarle con noi. Ricordatevi, soprattutto se siete appassionati di fotografia, di portare almeno la fotocamera di un telefonino.

Indicazioni per raggiungere la cava di Bauxite

Come arrivare al lago di Bauxite? Il percorso è molto semplice: per chi non riuscisse a svolgerlo a piedi, potrà benissimo usufruire di una macchina o uno scooter passando per via Ottocento Martiri e via Minerva.

Da lì si prende l’indicazione fino alla SS695, continuando infine sulla SP87. Quando si vedono le indicazioni per Santa Cesarea bisogna proseguire sulla rispettiva strada di campagna e successivamente si arriva facendo un brevissimo percorso a piedi di 5-10 minuti fino alla cava.

Ma forse, se siete qui, avrete voglia di fare un percorso di trekking con le vostre gambe: in questo caso, è davvero molto semplice.

Dovrete partire dal porto di Otranto, per cui il percorso ha molto poco di veramente escursionistico: piuttosto, si tratta di una rilassante e piacevole passeggiata che potrete fare anche insieme ai vostri cari.

Dal porto, dicevamo, non dovrete far altro che proseguire in direzione Orte, girare a destra e poi a sinistra. Dopo la croce rossa di Otranto, vedrete sulla destra una stradina che porta direttamente alla cava.

Faro di Punta Palacia: il trekking nel punto più orientale d’Italia

Il Faro di Punta Palascia è una meraviglia geografica italiana anche solo per la consapevolezza che si tratti del luogo più ad est dell’intera penisola: soli 40 chilometri e si toccano le coste dell’Albania.

Rispetto al percorso precedente, in questo caso il sentiero è più impegnativo, ma solo per la sua lunghezza: 13 chilometri che determinano una maggiore necessità di forza d’animo e resistenza.

Il percorso dura circa 3 ore e la maggiore difficoltà sta nello scegliere la strada più lineare. Il consiglio, se non siete esperti in equilibrio e autocontrollo, è non imbattervi nel sentiero della scogliera ma restare in quello, parallelo, del bosco.

L’inizio del percorso del bosco parte proprio dalla cava di Bauxite, per cui valgono le indicazioni di cui sopra per raggiungere lo starting point.

Torre Sant’Emiliano: un percorso impegnativo e maestoso intriso di storia

Il percorso che connette Porto Badisco a Torre Sant’Emiliano può essere svolto sia in intera che in mezza giornata, a seconda della quantità di meraviglie naturali che vorrete vedere in una sola volta.

Il percorso più lungo dura 6 ore, ma ha un dislivello di soli 40 metri, per cui potrete svolgerlo anche in compagnia di amici e familiari senza esperienza.

In questo sentiero, partendo da Porto Badisco, ammirerete i resti di una barriera corallina pietrificata, la Valle dei Cervi. Sono presenti i fossili marini memori di un antico tsunami e la famosa roccia denominata Marmitta del Gigante.

Ancora più suggestivo sarà il punto di arrivo, ovvero la Torre di Sant’Emiliano: un audace faro cinquecentesco che vi lascerà senza fiato di fronte all’immensa bellezza dell’Adriatico.

Soggiorno in Masseria Mongiò – A due passi da Otranto

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