Otranto si trova sulla costa orientale della penisola salentina. L’omonimo Stretto collega il Mar Adriatico con il Mar Ionio e separa l’Italia dall’Albania.

Fu fondata dai Greci, inglobata dai Romani, e successivamente occupata da Longobardi, Bizantini, Normanni e Turchi. La zona costiera di Otranto è sorprendente vista la sua varietà di habitat e paesaggi. Infatti, oltre alle spiagge sabbiose, la costa è ricca di grotte naturali scavate dall’azione dall’acqua nella roccia arenaria, dune, calette e flora marina. La maggior parte di questi luoghi sono raggiungibili solo in barca o in canoa.

Se vuoi vivere Otranto e il Salento in modo autentico e unico, ti consigliamo di organizzare delle escursioni in canoa. Esplorare i dintorni di Otranto in canoa, ti permette di spingerti fino agli angoli più nascosti e incontaminati del posto. Inoltre, potrai osservare da vicino la particolarissima vegetazione locale e la grande fauna variegata. È un percorso che coinvolge tutti i sensi e ti rimette in contatto con la parte più autentica di te.

La costa salentina è un posto tutto da scoprire, tuttavia nel corso di quest’articolo ci soffermeremo su due chicche: i Laghi Alimini e la Grotta dei Cervi.

Desideriamo farvi vivere una esperienza che difficilmente dimenticherai. Siete pronti a partire? Andiamo!

Lo spettacolo dei Laghi Alimini

Se state cercando un posto raro e dal fascino selvaggio, ecco che i Laghi Alimini fanno al caso vostro! Un’escursione in canoa in questa riserva naturale vi permette di osservare da vicino la flora e la fauna tipica della macchia mediterranea.

I due Laghi Alimini, Alimini Grande e Alimini Piccolo, sono collegati alla città di Otranto attraverso un canale chiamato in dialetto salentino “Lu Strittu”. Il nome di questi laghi deriva dal greco “límnē” che significa lago, palude. Questi due bacini d’acqua fanno parte dell’omonima riserva naturale.

Alimini Piccolo si è formato in seguito all’azione delle sorgenti di acqua dolce. Spesso è chiamato anche Fontanelle. Il lago ha delle sponde basse e pianeggianti che si estendono per circa 2 km. Tuttavia, le acque non sono molto profonde, spesso non superano i 2m. Questo lago, prevalentemente dolce d’inverno, d’estate tende a diventare salino, a seguito del fenomeno di evaporazione dell’acqua.

Alimini Grande ha, invece, una maggior profondità rispetto alle Fontanelle. Infatti, formatosi in seguito all’erosione del mare, ha una profondità di 4 metri. Questo bacino d’acqua è circondato da un anello roccioso ricoperto da una folta vegetazione.

Tuttavia, La Palude Traguano, il tratto più a nord del lago, ha un fondale basso e sabbioso ricoperto dalla Ruppia Maritima, una pianta di acqua dolce che ha però un’alta tolleranza alla salinità. Nella parte settentrionale del lago si trovano le principali sorgenti. L’acqua di Alimini Grande ha un’alta salinità, pari quasi a quella del mare.

Flora e fauna ai laghi Alimini

La cosa che più stupisce è la flora rigogliosa che circonda i due laghi. Grazie alla canoa, potrai osservare da vicino le numerose piante rare che contornano i Laghi Alimini come, ad esempio, la Castagna d’Acqua (in via d’estinzione), la bellissima Orchidea di Palude e la Periploca Graeca. Inoltre, intorno agli Alimini si estende una fitta pineta in cui potrete prendere ristoro dalla calura estiva.

Anche la fauna del luogo è estremamente varia e interessante. Oltre ai bellissimi fenicotteri, cigni e gru selvatiche, ci sono anche i moriglioni e le folaghe. Se siete appassionati di uccelli e insetti, dovete assolutamente fare una passeggiata nella pineta.

Vi consigliamo, dopo l’escursione in canoa, di prendervi un momento di relax e di raggiungere a piedi la vicinissima Baia dei Turchi.

Alla scoperta delle Grotte dei Cervi a Porto Badisco

Facilmente raggiungibile in canoa da Porto Badisco, si trova l’affascinante Grotta dei Cervi. Questa spelonca carsica è infatti un luogo di inestimabile valore artistico-archeologico poiché al suo interno ci sono dei pittogrammi risalenti al neolitico.

Questi pittogrammi rappresentano principalmente scene di caccia e simboli propiziatori. La scena più grande rappresentata mostra degli umanoidi che danno la caccia a dei cervi. Questo dettaglio ha dato il nome alla grotta.

I pittogrammi più antichi sono realizzati in guano di pipistrello, mentre i successivi in ocra rosso. La Grotta dei Cervi è il complesso pittorico della preistoria più grande d’Europa. Spesso viene chiamata anche Grotta di Enea perché, secondo la leggenda, l’eroe troiano sbarcò proprio a Porto Badisco prima di raggiungere Roma. Esplorare la grotta in canoa la rende ancora più suggestiva.

Soggiorno in Masseria Mongiò – A due passi da Otranto

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