Quando si pensa alla Puglia, oltre ai magnifici paesaggi marini, al Tavoliere e ai trulli, la mente ci porta a quel ballo ritmato che sembra quasi un rituale magico: la Pizzica.

La Pizzica è un ballo popolare pugliese, appartenente alla grande famiglia delle Tarantelle del sud Italia, caratteristico soprattutto del territorio tarantino e di quello leccese. Ma, secondo la tradizione, questo ballo è nato e si è diffuso in tutta la Puglia, con piccole variazioni territoriali e spesso con nomi diversi.

La Pizzica ha origini antichissime ed è connessa all’antico fenomeno del tarantismo e ai riti dell’antichità greca classica, in particolar modo al mito di Arakne, anche se questa danza, così frenetica e sensuale, è facilmente riferibile ai culti dionisiaci.

La parola “Pizzica” comparve per la prima volta in un documento del 1797, durante l’epoca dei Borboni. In questo documento si faceva riferimento a una danza notturna organizzata dalla nobiltà della città di Taranto, in onore del re Ferdinando IV di Borbone.

Le origini della Pizzica

In quel periodo però, la Pizzica non era una danza fine a sé stessa, ma era strettamente connessa a pratiche curative. Tali pratiche terapeutiche fondevano la danza e la musica, rifacendosi all’antica usanza del “Tarantismo”, tradizione nata molto tempo prima, intorno al XIV secolo.

Queste cure venivano praticate sui “tarantolati“, ovvero sfortunati morsi da una tarantola o da uno scorpione. La musica e la Pizzica servivano agli sventurati per eliminare l’effetto della sostanza tossica e, quindi, a guarire.

La Pizzica, malgrado la sua naturale evoluzione storica, è sempre stata una danza comunitaria. Era, infatti, il ballo tipico delle occasioni celebrative della comunità e accompagnava i rituali connessi al tarantismo.

Nel tempo la danza ha subito delle variazioni, come la musica che la accompagna. Nell’ ‘800, la Pizzica veniva accompagnata da uno strumento antico, la zampogna. Successivamente vennero introdotti nuovi strumenti: prima il violino e il tamburello, che venivano suonati con un suono frenetico, poi il mandolino. Questi strumenti, e la musica che producevano, avevano una funzione esorcizzante: esorcizzavano il tarantolato che veniva guarito grazie al potere della musica e della danza.

Oggi, invece, la danza ha subìto dei piccoli cambiamenti rispetto al passato e tra gli strumenti usati figurano, soprattutto, il tamburello e la fisarmonica.

Il Ballo della Pizzica

La Pizzica non è una danza solitaria. Da ballo popolare e di comunità quale è, si balla in coppia, anche se non è annoverato tra le danze legate ai riti di “corteggiamento”.

Alla pizzica, infatti, potevano partecipare insieme due membri della stessa comunità, della stessa famiglia o tra amici. Inoltre, ballata da due uomini poteva anche fungere da confronto tra due rivali.

La pizzica che si balla oggi è ben diversa dalle sue forme tradizionali. Queste solitamente presentavano delle variazioni nelle diverse parti della Puglia. A ogni modo, tutte le varietà si rifacevano comunque alle tarantelle contadine, con passi e posture che apparivano più come veri e propri rituali, che passi di danza.

La pizzica che si balla oggi, invece, si sgancia da questi passi “cerimoniali” e si lega più allo spirito emotivo di coloro che la danzano.

Oggi è fatta di passi semplici a cui si alternano saltelli o movimenti a due o tre tempi, battiti di piedi volontari, che esprimono la gioia e i sentimenti dei danzatori.

Un altro elemento importante della pizzica è l’abito. L’abbigliamento usato dagli uomini è sobrio. Indossano un gilet scuro che rimane sbottonato su una camicia, rigorosamente a maniche lunghe, e con pantaloni che si abbinano al gilet. Le donne, invece, devono obbligatoriamente indossare un’ampia gonna, che deve svolazzare e librarsi a ritmo di musica.

Molto spesso, chi balla la pizzica tiene in mano un foulard, che in passato aveva una funzione precisa: veniva usato dalle donne per indicare il partner che si era scelto per condividere il ballo.

Appuntamenti con la Pizzica da non perdere

Uno degli eventi più importanti dedicati alla Pizzica è La Notte della Taranta, un evento che ha luogo nel mese di agosto.

Solitamente, questo festival in forma itinerante inizia da Corigliano d’Otranto e gira nei vari centri, piccoli e grandi, finendo magnificamente a Melpignano, dove ha luogo un famosissimo concertone, a cui partecipano artisti locali, nazionali e internazionali.

Tuttavia, tutte le sagre estive nel Salento diventano delle feste della Pizzica!

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