Il Salento è una zona della Puglia conosciuto soprattutto per essere meta delle vacanze estive, per via delle sue spiagge mozzafiato e del mare limpidissimo. Ma esso presenta anche una particolarità che non può fare a meno di destare la curiosità e l’ammirazione dei turisti: le sue coste sono disseminate di grotte spettacolari, che possono essere visitate anche in barca.

Di seguito cercheremo di riassumere in un itinerario lungo le due coste quali sono le grotte più belle del Salento che nessun visitatore può mancare di vedere.

Le Grotte più belle della costa ionica

Su questo versante, la grotta più conosciuta, e anche una delle più suggestive, è la Grotta degli Innamorati. Una volta entrati, è semplice capire a cosa si deve questo nome: guardando verso l’esterno, si può vedere come le pareti formano un cuore.

Se per entrare è necessario nuotare, gradualmente il soffitto si alza, progredendo verso l’interno e, a un certo punto, ci si troverà comodamente seduti sulla sabbia ad ammirare la grotta dall’interno, insieme ad alcune sue peculiarità: la sorgente di acqua dolce che vi scorre e i passaggi laterali che conducono a due spiaggette nascoste.

L’altra grotta notevole della costa ionica è quella delle Tre Porte, chiamata così per il particolare ingresso, formato da tre grandi archi collegati. Si tratta di una struttura più misteriosa, che ospita al suo interno la Grotta del Bambino, dove venne ritrovato il dente di un bambino primitivo, risalente all’epoca in cui queste zone erano abitate dall’uomo di Neanderthal.

Le Grotte della costa adriatica

Sulla costa adriatica si trova una quantità eccezionale di grotte che, oltretutto, sono davvero splendide, ciascuna con la sua peculiare caratteristica. Ad esempio, molto famosa è la Grotta del Soffio, che può essere raggiunta solo in barca e in seguito a un breve tratto in apnea.

Proprio in corrispondenza dell’ingresso l’aria esercita una lieve pressione sull’acqua, emettendo uno spruzzo verso all’esterno. Ecco perché viene chiamata Grotta del Soffio.

La Grotta della Cattedrale (o Grotta della Vora), invece, viene chiamata in questo modo proprio perché la sua struttura ricorda la composizione di un edificio religioso, che si sviluppa verso l’alto per avvicinarsi a Dio. A ricordare gli interni di una cattedrale gotica non c’è solo il soffitto alto ben 60 metri, ma anche la presenza di giochi di luce bellissimi che simulano la presenza di un rosone.

La Grotta del Lago si raggiunge dopo ave compiuto una piccola scalinata, che deve essere affrontata con le apposite calzature antiscivolo. La sua particolarità è la luce che la pervade, che sembra quasi artificiale e dona a tutto un’incantevole sfumatura blu. Lo stesso gioco di luci si può osservare all’interno della Grotta Verde, più facilmente accessibile a tutti.

Molto conosciuta è anche la Grotta della Zinzulusa, a due passi da Castro, un luogo leggendario che merita di essere visitato per scoprire la variegatissima biodiversità che la popola.

Chi cerca una grotta da record, invece, dovrebbe visitare la Grotta della Palombara, che si distingue per le notevoli dimensioni.

Le frequenti nidificazioni di colombi (che in dialetto locale sono indicati con il termine “palombi”) hanno determinato il suo nome, anche se per completezza occorre precisare che questa grotta viene comunemente definita anche Grotta delle Tendine, per via della curiosa forma dell’ingresso, che ricorda proprio una tenda con i bordi legati.

Infine, una grotta davvero particolare è la Grotta Sfondata, che altro non è che un anello di roccia che si è venuto a creare in seguito al crollo di una falesia, regalando un effetto davvero suggestivo, permettendo di ammirare il cielo mentre si fa il bagno tra le pareti della grotta.

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