Le grotte marine del Salento sono autentici scrigni naturali, formati nei secoli dall’erosione dell’acqua e del vento. Alcune sono visitabili solo via mare, altre si aprono tra le falesie come portali su un mondo parallelo fatto di silenzi e giochi di luce.

A Santa Maria di Leuca, la punta estrema della penisola, potresti imbarcarti per un’escursione in barca e lasciarti guidare tra la Grotta del Soffio, famosa per i riflessi turchesi delle sue acque, e la Grotta del Drago, così chiamata per una formazione rocciosa che ricorda un rettile dormiente. Ma è lungo la costa adriatica, tra Castro e Santa Cesarea Terme, che il paesaggio si fa quasi lunare: qui ti aspetta la spettacolare Grotta Zinzulusa, una delle più conosciute e visitabili anche a piedi, con stalattiti che pendono come brandelli di stoffa – in dialetto “zinzuli”, appunto.

I faraglioni che sfidano il tempo: sculture naturali tra cielo e mare

Non ci sono solo quelli più fotografati di Torre Sant’Andrea o di Porto Miggiano. Nel Salento i faraglioni sono veri protagonisti del paesaggio, custodi silenziosi di leggende e simboli di una natura indomita.

A Roca Vecchia, poco distante dalla celebre Grotta della Poesia, si trovano scogli affilati che emergono come lame dal mare turchese. Si dice che in queste acque le fanciulle di un tempo si gettassero per interrogare l’oracolo delle acque. Una credenza che intreccia sacro e profano, come spesso accade da queste parti.

Spostandoti sulla costa ionica, tra Porto Selvaggio e Punta Prosciutto, i faraglioni si fanno più bassi ma non meno affascinanti. Ideali per chi ama fare snorkeling: qui i fondali regalano sorprese, tra grotte sommerse e banchi di pesci colorati che danzano nel blu.

Calette segrete dove il tempo si ferma

C’è un Salento che si rivela solo a chi sa cercare. Tra calette appartate, pinete profumate e sentieri che si affacciano sul mare, si trovano angoli perfetti per chi sogna relax e silenzio.

Una delle più affascinanti è Cala dell’Acquaviva, vicino a Marittima. Un’insenatura piccola, protetta da scogliere e alimentata da una sorgente di acqua dolce che rende l’acqua più fresca, quasi frizzante. Il suo nome deriva proprio da questa caratteristica e qui, anche in pieno agosto, potresti godere di un momento tutto tuo.

Non da meno è Porto Badisco, teatro di una leggenda che vuole Enea sbarcato proprio lì durante la sua fuga da Troia. A pochi passi si trova la Grotta dei Cervi, sito archeologico di rilevanza mondiale, purtroppo non visitabile all’interno ma ben raccontato nel piccolo centro visite del paese.

Il piacere dell’avventura tra trekking e kayak

Esplorare il Salento significa anche viverlo in movimento. Chi ama l’attività fisica troverà pane per i suoi denti tra sentieri panoramici, discese a picco sul mare e itinerari da percorrere in kayak o in SUP.

Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio offre una rete di percorsi tra pineta e costa, perfetti per chi vuole immergersi nella macchia mediterranea e poi tuffarsi in acque limpide e rigeneranti. Un consiglio? Parti presto al mattino e portati acqua e scarpe comode: la bellezza di questo posto merita una visita con tutti i sensi.

Per i più avventurosi, le escursioni in kayak tra Castro e Santa Cesarea sono un must: pagaiando tra grotte, anfratti e scorci rocciosi, si ha la possibilità di vedere il Salento da un punto di vista privilegiato. E magari, con un po’ di fortuna, avvistare anche qualche airone o un falco pellegrino.

Tradizioni, storie e curiosità del mare salentino

Il mare, qui, non è solo un panorama: è cultura, lavoro, memoria. In molti borghi costieri del Salento, il pescato del giorno viene ancora venduto all’alba direttamente dalle barche, come accade a Gallipoli o a Torre Vado. Un’usanza antica che racconta di un rapporto profondo e quotidiano con il mare.

E proprio lungo queste coste nascono racconti popolari, come quello della sirena Leucasia, che avrebbe dato il nome a Santa Maria di Leuca. Innamoratasi di un pastore, si lasciò andare in mare dopo essere stata respinta. Le sue lacrime avrebbero scolpito i due promontori tra cui oggi si stende il santuario.

Prenotare una vacanza nel Salento significa quindi regalarsi molto più di un soggiorno al mare. È un’occasione per entrare in contatto con la parte più autentica di questa terra: quella che si svela tra grotte silenziose, faraglioni spettacolari e calette che sembrano sospese nel tempo. E ogni escursione diventa un racconto, ogni tuffo una scoperta.

Chi sceglie il Salento per le sue vacanze, scopre presto che la meraviglia si nasconde spesso lontano dalle rotte più battute. E che basta allontanarsi di qualche metro dalla riva, o seguire un sentiero nella roccia, per trovare il Salento che non ti aspetti.

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