Nel cuore della costa adriatica del Salento, Castro e la Grotta Zinzulusa offrono uno degli spettacoli naturali più affascinanti della Puglia. Un luogo in cui la pietra viva si getta nel mare, dove storia, leggenda e natura si intrecciano creando un paesaggio capace di sorprendere anche chi conosce già il tacco d’Italia. Chi visita questa zona scopre un Salento verticale, scavato, profondo. Fatto di silenzi, di acque color smeraldo e di rocce che raccontano milioni di anni.

Castro: la perla sospesa tra cielo e mare

Castro non è solo un borgo marinaro: è un viaggio nel tempo, sospeso tra passato e bellezza. Adagiata su un promontorio roccioso, questa cittadina conserva intatta la sua anima antica, visibile nelle mura messapiche, nei vicoli in salita del centro storico e nel castello aragonese che domina il panorama.

Passeggiando tra le sue strade lastricate si respira l’autenticità di un luogo in cui la vita quotidiana convive con l’eredità del mito. Non a caso, secondo alcuni studi, qui sorgeva l’antica Castrum Minervae, il porto in cui approdò Enea durante il suo viaggio, come narrato nell’Eneide.

Dall’alto della città, lo sguardo si apre su un mare che cambia colore a ogni ora del giorno. E al tramonto, quando la luce si rifrange tra le pietre calcaree, Castro si accende di un fascino tutto particolare. È il momento ideale per sedersi in una terrazza e lasciarsi avvolgere dalla brezza salmastra.

La Grotta Zinzulusa: un abisso di meraviglia

Scendendo verso il mare, si incontra una delle grotte più famose del Salento: la Grotta Zinzulusa. Il nome deriva dai “zinzuli”, le stalattiti che pendono dal soffitto e ricordano brandelli di stoffa – un termine dialettale che dà subito un’idea della dimensione poetica di questo luogo.

La visita alla grotta è un’esperienza da non perdere. Il percorso si snoda tra ambienti suggestivi, come il Corridoio delle Meraviglie, il Duomo e il Cocito, un piccolo lago sotterraneo dalle acque limpidissime. Le luci artificiali esaltano le forme bizzarre delle concrezioni calcaree, creando un’atmosfera quasi surreale.

Oltre al fascino estetico, la Zinzulusa è anche un importante sito scientifico: al suo interno sono stati rinvenuti resti fossili e tracce di vita preistorica. Un mondo sotterraneo che ha attratto speleologi, biologi e geologi da ogni parte d’Europa.

Mare turchese e fondali da esplorare

Dopo la visita alla grotta, il mare di Castro diventa protagonista. Qui l’acqua è di una trasparenza straordinaria, grazie alla natura rocciosa della costa e alle sorgenti di acqua dolce che sfociano in mare, creando un mix rinfrescante anche nei mesi più caldi.

Le piccole calette raggiungibili a nuoto o in barca sono angoli di paradiso per chi cerca tranquillità e contatto diretto con la natura. Chi ama lo snorkeling troverà fondali ricchi di vita marina, grotte sommerse e insenature da esplorare con maschera e pinne.

Per gli appassionati di immersioni, Castro è una delle mete più ambite del Salento: qui i fondali rocciosi scendono rapidamente in profondità, regalando scenari mozzafiato e incontri ravvicinati con cernie, barracuda e banchi di pesce azzurro.

Esperienze autentiche tra gastronomia e tradizione

Una giornata a Castro non può dirsi completa senza un assaggio della cucina locale. I ristorantini affacciati sul porto propongono piatti della tradizione salentina, con pescato fresco, friselle condite, polpo alla pignata e pasta fatta in casa. Il tutto accompagnato da un bicchiere di bianco del territorio, magari un Verdeca o un Fiano.

Durante l’estate, il borgo ospita eventi e sagre che rievocano la sua identità marinara. Una delle più sentite è la festa della Madonna Annunziata, che culmina con la processione in mare e i fuochi d’artificio che illuminano il porto.

Tra i vicoli si respira l’orgoglio di una comunità legata alle sue radici, dove ogni pietra ha una storia da raccontare e ogni panorama invita a fermarsi, guardare, ascoltare.

Un angolo di Salento da vivere lentamente

Castro e la Grotta Zinzulusa rappresentano una tappa imperdibile per chi desidera scoprire il Salento più autentico, lontano dai ritmi frenetici e dalle spiagge affollate. È un territorio che si svela poco a poco, tra il bianco della pietra, il blu del mare e il verde della vegetazione mediterranea.

Un luogo dove tutto invita alla lentezza: il passo tra i vicoli, la contemplazione delle scogliere, il profumo delle erbe aromatiche che crescono spontanee. E dove ogni dettaglio – una barca che rientra al porto, una vecchia insegna scolorita, una terrazza sul mare – diventa parte di un racconto che resta nel cuore.

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