Immersa tra gli uliveti della campagna salentina, a pochi chilometri da Lecce, l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate è uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia del Sud Italia. Visitare questo complesso significa fare un viaggio nel tempo, tra arte bizantina, spiritualità e il silenzio affascinante della campagna pugliese, dove il profumo della terra si mescola alla brezza del mare Adriatico.
Alle origini tra storia e leggenda
La fondazione dell’abbazia risale probabilmente al XII secolo, quando i monaci basiliani, fuggiti dall’Oriente, portarono nel Salento la loro tradizione spirituale e artistica. La leggenda racconta che il luogo fu scelto dopo l’apparizione della Vergine a un pastore, che indicò la presenza di una sorgente miracolosa. Da allora il sito divenne un centro di preghiera, cultura e lavoro agricolo.
Nei secoli l’abbazia ha conosciuto momenti di splendore e di abbandono: fu un importante centro monastico e agricolo, cadde in rovina a causa delle incursioni turche e rinacque grazie a interventi di restauro che ne hanno restituito la bellezza originaria.
Architettura e tesori d’arte bizantina
Il cuore del complesso è la chiesa abbaziale, un capolavoro di arte romanico-bizantina. La facciata sobria in pietra leccese custodisce all’interno affreschi straordinari risalenti al XII e XIII secolo, con scene della vita di Cristo e della Vergine. I colori, pur segnati dal tempo, conservano un’intensità che affascina chiunque entri.
Accanto alla chiesa si trovano il chiostro, gli antichi frantoi ipogei e le case rurali un tempo abitate dai monaci e dai contadini. Camminando tra questi spazi si percepisce ancora l’eco di una vita semplice, fatta di lavoro nei campi e preghiera, in perfetta armonia con la natura circostante.
Un’oasi di pace nella campagna salentina
L’abbazia sorge in un paesaggio tipicamente salentino, tra distese di ulivi secolari e muretti a secco che disegnano la campagna. È un luogo ideale per chi desidera una pausa di silenzio e contemplazione, lontano dalla frenesia delle località balneari.
La luce che filtra tra gli archi del chiostro, il canto degli uccelli e il profumo della macchia mediterranea trasformano la visita in un’esperienza sensoriale. È facile restare a lungo a osservare i dettagli architettonici o semplicemente a respirare la quiete che avvolge il complesso.
Visitare l’abbazia: consigli util
L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate si trova a circa 10 chilometri da Lecce ed è facilmente raggiungibile in auto o in bicicletta, seguendo strade di campagna che già da sole valgono il viaggio. È gestita dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, che ne cura la conservazione e organizza visite guidate, eventi culturali e laboratori didattici.
Il sito è aperto quasi tutto l’anno, ma il periodo primaverile e l’inizio dell’autunno sono ideali per godere del clima mite e della natura circostante. Si consiglia di indossare scarpe comode e di portare una macchina fotografica: ogni angolo dell’abbazia regala scorci perfetti, dal portale scolpito ai resti degli affreschi bizantini.
Un’esperienza da non perdere nel cuore del Salento
Visitare la Santa Maria di Cerrate non significa solo scoprire un monumento d’arte, ma anche immergersi in un Salento autentico, fatto di spiritualità, paesaggi rurali e tradizioni antiche. È un luogo che parla di incontri tra culture – greca, latina e araba – e che restituisce la vera essenza di questa terra: un crocevia di popoli e storie, sospeso tra oriente e occidente.
Che si arrivi per ammirare gli affreschi, per una passeggiata nella campagna o per un momento di meditazione, l’abbazia regala sempre la sensazione di un tempo sospeso, lontano dalla frenesia moderna. Un gioiello bizantino nel Salento rurale che rimane nel cuore di chiunque lo visiti, invitando a tornare per riscoprirne ogni volta un nuovo dettaglio.
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