Sotto la luminosità dorata del suo barocco, Lecce custodisce un mondo segreto, silenzioso e affascinante: quello delle sue cripte, cisterne e gallerie sotterranee. Un dedalo di ambienti che raccontano secoli di storia, di fede e di vita quotidiana. Esplorare la Lecce sotterranea è come aprire un doppio capitolo della città: quello che non si vede, ma che ne costituisce le fondamenta materiali e simboliche.
Un volto nascosto sotto la pietra dorata
Quando si passeggia tra piazze e chiese barocche, è difficile immaginare che sotto i propri piedi si estenda un’altra Lecce. Scavata nella morbida pietra leccese, la città sotterranea rivela antiche cisterne per la raccolta dell’acqua, cripte medievali e resti archeologici di epoca messapica e romana.
Molti di questi ambienti si trovano nel sottosuolo dei palazzi storici e sono visitabili solo con guide specializzate. Qui si respira un’aria sospesa, dove il tempo sembra essersi fermato: le pareti raccontano di una città che, prima di essere barocca, era umile, ingegnosa e profondamente spirituale.
Le cripte: silenzio e spiritualità nel cuore della città
Tra i luoghi più suggestivi della Lecce sotterranea spiccano le cripte, piccole chiese ipogee scavate nella roccia. La più celebre è la Cripta del Duomo, accessibile durante alcune visite guidate speciali: un ambiente raccolto e fresco, dove si custodivano le reliquie e si celebravano riti riservati ai religiosi.
Un’altra perla è la Cripta di San Giovanni Evangelista, sotto la chiesa di Santa Chiara, con le sue arcate in pietra e i resti di affreschi bizantini. Ma anche nei dintorni della città — come a Rudiae, l’antico insediamento messapico — si trovano ipogei e catacombe che testimoniano la diffusione del cristianesimo nel Salento fin dai primi secoli.
Cisterne, pozzi e ingegneria salentina
Non solo luoghi di culto: la Lecce sotterranea è anche fatta di pozzi e cisterne, opere d’ingegneria che garantivano l’approvvigionamento idrico della città. In un territorio povero di sorgenti, l’acqua era un bene prezioso da conservare con ingegno.
Molti palazzi nobiliari del centro, come Palazzo Adorno e Palazzo Tamborino Cezzi, nascondono ancora oggi sistemi di raccolta e canalizzazione dell’acqua. Le cisterne, spesso ricavate direttamente nella roccia, erano rivestite con cocciopesto e dotate di filtri naturali: un esempio perfetto di sostenibilità ante litteram.
Tesori nascosti sotto il barocco
Una delle tappe più sorprendenti è la Lecce Sotterranea di Palazzo Vernazza, un vero viaggio nel tempo: dai resti di un santuario dedicato alla dea Iside fino a pozzi medievali e passaggi ipogei. Qui archeologia e mistero convivono in un percorso emozionante che svela l’anima più antica della città.
Anche sotto Piazza Duomo e Piazza Sant’Oronzo si estendono spazi e cunicoli ancora in parte inesplorati, che gli archeologi continuano a studiare. Ogni scoperta contribuisce a riscrivere la storia della città, rivelando un passato ancora vivo sotto i passi di chi la attraversa ogni giorno.
Come visitare la Lecce sotterranea
Oggi diverse associazioni e guide locali organizzano tour tematici che permettono di scendere nel cuore nascosto della città. Le visite includono solitamente le principali cripte e ipogei, con spiegazioni su tecniche costruttive, simbologia e aneddoti affascinanti.
L’esperienza è adatta a tutti: si cammina in piccoli gruppi, in ambienti freschi e suggestivi, perfetti anche nelle giornate più calde. Consigliate scarpe comode, curiosità e voglia di esplorare: ogni tappa regala una prospettiva diversa su Lecce, lontana dalle cartoline e più vicina alla sua vera essenza.
Un viaggio nelle profondità dell’anima leccese
Scendere nella Lecce sotterranea non significa solo visitare un patrimonio archeologico, ma entrare in contatto con la dimensione più intima della città. È un percorso che unisce fede, ingegno e bellezza, dove la pietra non è solo materia, ma memoria.
Quando si risale in superficie e la luce del barocco torna ad abbagliare, si porta con sé la sensazione di aver conosciuto davvero Lecce: una città che brilla alla luce del sole, ma che sotto terra conserva la sua parte più autentica e misteriosa.
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