Nel cuore del Salento, lontano dalle spiagge affollate e dai circuiti turistici più battuti, si trova un paese che ha saputo fare della sua anima di pietra una vera e propria identità. Cursi, piccolo borgo dell’entroterra, è conosciuto in tutta Italia (e non solo) per essere uno dei centri principali di estrazione e lavorazione della pietra leccese, il materiale che ha dato forma a chiese barocche, palazzi nobiliari e facciate dal fascino senza tempo.
Visitare Cursi significa entrare in contatto con un Salento che profuma di fatica, arte e artigianato. Un luogo dove ogni blocco di pietra custodisce storie di mani sapienti, e dove la bellezza non è mai esibita, ma scolpita lentamente, con pazienza e rispetto.
L’anima di Cursi: la pietra che racconta il Salento
La pietra leccese è molto più di un materiale da costruzione: è un simbolo, una firma, una voce che racconta la storia di un territorio. Di colore chiaro, facile da lavorare ma resistente nel tempo, è stata utilizzata per secoli per costruire e decorare l’anima architettonica del Salento. Chiese, capitelli, mascheroni, balconi: ogni elemento barocco deve molto a questa pietra, e a chi l’ha saputa scolpire.
Cursi, insieme ad altri paesi della Grecìa Salentina, è il cuore pulsante di questo mondo di cava e scalpelli. La pietra qui si estrae da generazioni, dalle cave a cielo aperto che disegnano il paesaggio come ferite luminose, profonde e affascinanti. Sono luoghi spettacolari, spesso visitabili, dove il contrasto tra la roccia chiara e il cielo azzurro crea scorci quasi surreali.
Visitare le cave: tra scenari lunari e storie scolpite
Le cave di Cursi non sono solo luoghi di lavoro: sono teatri a cielo aperto, dove l’uomo ha scolpito la terra con ordine e precisione. Alcune di queste cave sono ancora attive, mentre altre sono state riconvertite in spazi culturali e artistici. Durante la visita, si può assistere alle fasi di estrazione, osservare i blocchi appena tagliati e ascoltare il racconto di chi lavora da anni in simbiosi con la pietra.
Un’esperienza consigliata è la partecipazione a visite guidate e laboratori organizzati da botteghe artigiane locali. Qui è possibile vedere dal vivo come nasce un bassorilievo, un capitello o una scultura moderna: una danza tra scalpello, martello e creatività, dove ogni gesto ha un ritmo preciso, quasi meditativo. È un’occasione unica per scoprire una tradizione antica ancora viva, e magari portare a casa un piccolo manufatto come ricordo autentico del Salento.
L’arte che vive nella pietra
L’identità di Cursi non si esaurisce nelle cave: la pietra è ovunque, nelle strade del centro storico, nelle decorazioni delle abitazioni, nelle piccole chiese che punteggiano il territorio. Passeggiando per il borgo si respira un senso di armonia, di coerenza estetica che nasce proprio dall’uso sapiente di un materiale locale, scolpito con maestria e sensibilità.
Negli ultimi anni, Cursi è diventato anche un punto di riferimento per artisti e scultori contemporanei, che hanno scelto la pietra leccese come mezzo di espressione. Eventi, mostre e simposi internazionali di scultura animano il borgo soprattutto in estate, creando un ponte tra tradizione e innovazione, tra passato e futuro. Un esempio su tutti è il Parco delle Cave, uno spazio suggestivo dove natura, arte e storia si intrecciano in un percorso emozionante tra opere monumentali e paesaggi ancestrali.
Un viaggio nel Salento più autentico
Soggiornare nei dintorni di Cursi significa regalarsi un’esperienza diversa, lontana dai ritmi frenetici delle località costiere ma profondamente radicata nell’identità del territorio. È il luogo ideale per chi ama scoprire tradizioni artigiane, sapori locali e paesaggi silenziosi, in cui il tempo sembra davvero rallentare.
Da qui, è facile raggiungere in auto o in bici borghi come Maglie, Melpignano o Corigliano d’Otranto, oppure dirigersi verso la costa adriatica per una giornata di mare. Ma il vero tesoro, spesso, è restare: perdersi tra i vicoli, ascoltare il rumore dello scalpello che batte sulla pietra, osservare il sole che accende i colori delle cave.
Cursi non è solo una meta, è un incontro: con una materia viva, con mani sapienti, con una storia scolpita nel profondo della terra salentina.
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