All’estremo lembo orientale della penisola, là dove l’Adriatico incontra lo Ionio, sorge il faro di Punta Palascia, il punto più a est d’Italia. Qui, ogni giorno, il sole tocca per primo il nostro Paese, regalando uno spettacolo unico: l’alba più anticipata d’Italia. Visitare questo luogo significa immergersi in un paesaggio selvaggio e suggestivo, tra mare sconfinato, scogliere a picco e il fascino di una storia che intreccia natura e cultura.

Un faro tra mare e leggenda

Il faro di Punta Palascia, conosciuto anche come Capo d’Otranto, fu costruito nel XIX secolo per guidare le navi lungo il Canale d’Otranto, lo stretto che separa l’Italia dalla costa albanese, distante appena 80 chilometri. Per anni ha rappresentato un presidio fondamentale per i marinai che solcavano queste acque spesso impetuose.

Dismesso per un periodo e poi restaurato, oggi il faro è tornato a nuova vita: ospita un piccolo centro visite e un museo multimediale dedicato alla biodiversità del Mediterraneo e alla storia della navigazione. Salire fin quassù significa respirare la forza del vento e lasciarsi avvolgere dal profumo salmastro che arriva dal mare.

L’alba più spettacolare d’Italia

Chi visita Punta Palascia nelle prime ore del mattino vive un’esperienza che resta nella memoria. L’alba qui è la prima d’Italia, un momento che unisce silenzio e meraviglia. Il cielo si tinge di rosa e arancio, le onde riflettono le prime luci del giorno e l’orizzonte sembra infinito.

Molti viaggiatori scelgono di arrivare prima dell’aurora, magari con una torcia o dopo una breve escursione notturna, per godersi ogni sfumatura del risveglio del sole. Nelle notti di Capodanno, il faro diventa meta di pellegrinaggio: centinaia di persone si ritrovano qui per salutare il nuovo anno con il primo sole d’Italia, un rito collettivo che ha il sapore della tradizione.

Un paesaggio selvaggio e autentico

Il promontorio di Punta Palascia è un luogo di straordinaria bellezza naturale. Le scogliere calcaree si tuffano nel mare, il vento modella la vegetazione e l’orizzonte abbraccia il blu intenso dell’Adriatico. È una tappa ideale per chi ama la fotografia, il trekking leggero o semplicemente il contatto diretto con la natura.

L’area è protetta e fa parte del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, un paradiso per gli amanti della macchia mediterranea e degli uccelli migratori che popolano questi cieli.

Come raggiungere Punta Palascia

Il faro si trova a circa 6 chilometri da Otranto ed è raggiungibile in auto fino a un parcheggio a breve distanza. Da lì un sentiero panoramico conduce alla scogliera, regalando già durante il cammino viste spettacolari sul mare. Chi ama l’avventura può scegliere di arrivare in bicicletta o a piedi, magari al tramonto per poi attendere l’alba del giorno successivo.

Si consiglia di indossare scarpe comode e portare una giacca anche in estate: il vento qui è spesso forte e le temperature possono essere più fresche rispetto alla costa circostante.

Un’esperienza che resta nel cuore

Visitare il faro di Punta Palascia non è solo un’escursione panoramica, ma un incontro con l’anima più autentica del Salento. È il luogo dove il mare e il cielo si confondono, dove il silenzio è interrotto solo dal rumore delle onde e dove si ha la sensazione di trovarsi davvero “alla fine del mondo”.

Che si scelga di ammirare l’alba, di passeggiare al tramonto o semplicemente di ascoltare il vento che soffia tra le rocce, Punta Palascia offre un’esperienza che tocca i sensi e l’immaginazione. Un angolo di Puglia che invita a fermarsi, respirare e ricordare che ogni nuovo giorno, qui, nasce prima che altrove.

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