C’è un Salento che non si vede, nascosto sotto la pietra calda delle chiese, delle campagne e dei vicoli: un Salento sotterraneo, scavato nella roccia e nel tempo. Un mondo fatto di cripte affrescate, catacombe dimenticate, antiche vie di fuga, misteri, e silenzi densi di memoria. Esplorare questi luoghi significa entrare in contatto con la parte più nascosta e affascinante di questa terra, dove storia, fede e leggenda si intrecciano.
Cripte affrescate: la fede incisa nella roccia
Una delle espressioni più suggestive del Salento sotterraneo sono le cripte, piccoli luoghi di culto scavati nel tufo, utilizzati sin dal Medioevo come rifugio spirituale o nascondiglio per le comunità cristiane in fuga. Alcune risalgono addirittura al periodo bizantino, e conservano ancora affreschi antichissimi, scoloriti dal tempo ma ancora carichi di bellezza.
Tra le più note c’è la Cripta di Santa Cristina a Carpignano Salentino, accessibile dalla piazza principale del paese. È un piccolo gioiello rupestre, con pareti affrescate da santi dalle linee essenziali, realizzati con pigmenti naturali. Secondo la tradizione, fu utilizzata dai monaci basiliani tra il IX e il XIII secolo. Le lanterne, l’odore umido e le pietre segnate dal tempo creano un’atmosfera sospesa, quasi fuori dal tempo.
Un’altra tappa imperdibile è la Cripta del Crocifisso a Ugento, nascosta tra gli ulivi. Piccola, raccolta, intima: qui il tempo sembra essersi fermato. Le pareti raccontano storie di fede incise direttamente nella pietra.
Catacombe e ipogei: il volto oscuro della storia
Oltre alle cripte, il Salento conserva anche catacombe e ipogei funerari risalenti all’epoca paleocristiana. A San Giovanni di Giuggianello, ad esempio, sono ancora visibili antichi loculi scavati nel banco roccioso, dove si pensa trovassero riposo i primi cristiani della zona. Si tratta di luoghi poco noti, non sempre aperti al pubblico, ma che raccontano una storia fatta di persecuzioni, resistenza e spiritualità.
A Lecce, invece, nel quartiere Rudiae, è stata rinvenuta una necropoli messapica con tombe a camera, segno della continuità tra civiltà pre-romane e cristianesimo. Poco distante, l’Ipogeo Palmieri, sotto l’attuale Palazzo Palmieri, è visitabile su prenotazione e custodisce ambienti scavati a mano che un tempo servivano da cisterna, luogo di culto e rifugio.
Questi spazi, spesso bui e disadorni, parlano una lingua diversa: sono fatti di silenzi, gocce d’acqua che cadono regolari, e ombre che sembrano custodi di segreti dimenticati.
Leggende e misteri sotto i piedi
Il Salento sotterraneo è anche terra di leggende. Si racconta, ad esempio, che sotto molte chiese del centro storico di Lecce esistano cunicoli segreti che collegavano i conventi tra loro. Erano usati, forse, per sfuggire alle incursioni turche, o per nascondere oggetti sacri durante i periodi di guerra. Alcuni parlano di passaggi sotterranei che da Otranto scendevano verso il mare, usati da monaci, crociati o persino contrabbandieri.
Tra le storie più affascinanti c’è quella della cripta di Sant’Antonio Abate a Nardò, dove si narra che i pellegrini lasciassero messaggi incisi nelle pareti per chiedere protezione durante i viaggi via mare. Altri ancora parlano di simboli scolpiti con significati alchemici o astrologici, lasciati da monaci eremiti o cavalieri templari.
Al di là delle leggende, resta la suggestione di un mondo nascosto che convive con quello visibile, come un’eco sepolta che ancora oggi parla a chi sa ascoltare.
Un’esperienza diversa, tra emozione e scoperta
Visitare il Salento sotterraneo non è solo un’esperienza turistica, ma un viaggio nella profondità della storia. È un’occasione per conoscere il lato meno conosciuto del territorio, lontano dalle spiagge affollate e dai circuiti più battuti. Questi luoghi si possono esplorare da soli, con l’aiuto di mappe e segnaletica, ma il consiglio è di affidarsi a guide locali esperte, che sanno svelarne i segreti e raccontarne le storie più autentiche.
Molti tour partono da Lecce, Otranto o Gallipoli e includono anche laboratori didattici, esperienze immersive, e percorsi tematici dedicati a bambini e famiglie. Indispensabile: torcia, scarpe comode, e voglia di meravigliarsi.
Il lato nascosto del Salento che merita di emergere
Dietro ogni portone, sotto ogni lastra di pietra, il Salento conserva una dimensione nascosta, fatta di cripte scavate a mano, catacombe dimenticate e racconti sepolti. Un mondo affascinante e profondo, che merita di essere riportato alla luce, vissuto e valorizzato.
Per chi sceglie di visitare il Salento con occhi curiosi e cuore aperto, il sottosuolo è un viaggio parallelo, dove ogni passo svela tracce antiche, storie vere e misteri mai del tutto risolti.
Vacanza in Masseria nel Salento
Vuoi trascorrere una vacanza a stretto contatto con la natura, in un ambiente di charme ricco di tutti i comfort? Scopri Masseria Mongiò a Baia dei Turchi, vicino Otranto. Contattaci per tutte le info.





