Il fascino del nostro amatissimo Bel Paese deve tantissimo alle culture e alle tradizioni millenarie che ciascuna regione continua a tramandare.
Questo è esattamente il caso di una delle specialità tipiche pugliesi e più precisamente di uno dei capoluoghi di provincia, Lecce: stiamo parlando del celebre caffè leccese.

La storia del caffè leccese

In verità, la storia che si cela dietro il caffè leccese è piuttosto oscura e priva di grandissimi dettagli. È annoverabile nella componente storica e in quella mitologica, data l’ingente quantità di leggende e storie che albergano dietro questa specialità leccese.

Stando a quanto raccontato da alcune leggende popolari, pare che il caffè leccese sia nato in Spagna, precisamente nell’incantevole Valencia, da dove fu esportato durante i primi decenni del XVII secolo in direzione di Otranto, portando con sè la particolare denominazione “Cafè del tiempo”.

Questo legame doppio filo tra Otranto e Valencia, tuttavia, è ravvisabile grazie alla medesima preparazione del caffè nei primi anni dell’Ottocento. Sia nella cittadina salentina che nella città spagnola, il caffè veniva preparato utilizzando dei piccolissimi pezzetti di ghiaccio derivanti dai residui di neve, i quali venivano accompagnati da fette di limone.

Successivamente, il sapore rinfrescante e dissetante che il limone conferiva all’intera bevanda lasciò pian piano il posto all’aroma dolce e corposo del latte di mandorla, ingrediente numero uno del moderno caffè leccese.

Caffè leccese: la ricetta originale

Ovviamente, il primissimo e inderogabile ingrediente è il caffè, il quale deve rispettare certi standard di qualità e bontà pressoché ineluttabili: la miscela, infatti, dovrebbe garantire un sapore molto intenso, in modo tale da creare un contrasto sublime non appena verrà aggiunto il latte di mandorla.

Secondo ingrediente: il ghiaccio! Anche in questo caso, la dimensione e la forma dei cubetti di ghiaccio da impiegare è di vitale importanza se si vuole onorare fino in fondo la ricetta originale del caffè leccese: essi devono essere necessariamente grandi e soprattutto pieni, in grado di perdurare a contatto con la miscela di caffè senza rompersi, annacquando di fatto l’intero contenuto.

Ciliegina sulla torta è il latte di mandorla, ingrediente che ha il preciso compito di rendere vellutato il caffè, conferendogli un sapore zuccheroso, dolce e morbido.
Di solito, la quantità perfetta di latte di mandorla da aggiungere alla miscela creata precedentemente è di circa 2 cucchiaini, in modo tale da non coprire il sapore del caffè senza, però, lasciarlo troppo amaro.

Infine, il gesto essenziale da compiere sarà quello di miscelare il tutto, prestando attenzione a non rompere i cubetti di ghiaccio presenti.

Sta di fatto che andare a Lecce e non assaggiarne il caffè dovrebbe essere considerato un crimine contro l’umanità: rimediate al più presto!

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